venerdì 3 giugno 2011

ENNESIMO GENITORE SBADATO: ABBANDONA SUO FIGLIO IN AUTO PER ANDARE AD UNA FESTA


FIRENZE – L’ennesimo abbandono in auto. Questa volta a pagarne le conseguenze, è un piccolo di 3 anni tenuto in auto per 2 ore. Il bimbo, fortunatamente, dormiva ed era in buone condizioni. la temperatura fresca della sera ha evitato che l'esito della vicenda potesse essere diverso, come è accaduto a Passignano sul Trasimeno e, pochi giorni prima a Teramo.

Questa volta è accaduto a San Giovanni Valdarno, tra Arezzo e Firenze. E, in questo caso, il piccolo non è stato dimenticato in auto, ma lasciato volontariamente. Per sua madre, una ragazza di 21 anni era troppo forte il richiamo della musica e della festa a casa di amici. Tanto forte da farle lasciare in auto il suo bambino di tre anni nell’attesa che l'ex marito lo passasse a prendere. Ma quest'ultima giustificazione non è bastata alla ragazza, ad evitare una denuncia per abbandono di minore.

Secondo quanto ricostruito, la giovane donna ha lasciato il bambino in auto verso le 22:00 di ieri ed ha raggiunto la casa di amici. Ad accorgersi che nella vettura c'era, un bambino lasciato solo, sono stati alcuni passanti che, preoccupati, hanno avvisato i carabinieri. I militari si sono subito messi al lavoro per cercare la mamma. A guidarli sarebbe stata la musica che proveniva da alcune finestre aperte nei pressi, dove era in corso la festa. I carabinieri hanno raggiunto la casa e hanno chiesto se nessuno sapesse qualcosa del bimbo chiuso nell'auto. Tra i partecipanti alla festa c'era la mamma del piccolo che è stata accompagnata alla vettura e alla quale il bambino è stato riaffidato. La donna ha spiegato che il piccolo non era abbandonato, ma che il padre, sarebbe passato a prenderlo per tenerlo con sè. Ciò non è avvenuto e comunque una versione sulla quale ci sarebbero ancora dubbi.

martedì 31 maggio 2011

GRANDI FESTEGGIAMENTI IN PIAZZA DUOMO PER PISAPIA


MILANO – Una vittoria sperata o meglio dire aspettata da Giuliano Pisapia, il nuovo sindaco della città di Milano, candidato del censtrosinistra che dopo decenni ha strappato Milano al centrodestra, battendo il sindaco uscente Letizia Moratti. Al termine dei risultati nel capoluogo lombardo si sono tenuti grandi festeggiamenti in Piazza Duomo. Una festa iniziata dalle 19:00 quando una folla con bandiere arancioni, come in un coro da stadio, “inneggiava” Pisapia. E lui spiega com'è nato questo incredibile trionfo: «Abbiamo sconfitto un esercito potente con pochi soldi e tanta passione, abbiamo trasformato una speranza in realtà, abbiamo vinto l'odio con l'amore, la menzogna con la verità. Li abbiamo seppelliti, vinti con il sorriso, con l'ironia, con la democrazia del voto e del consenso».

Importante anche il comizio tenuto da Nichi Vendola il quale ha commentato i risultati del ballottaggio: «Ha vinto l'Italia dell'eleganza e delle passioni sconfiggendo la volgarità del berlusconismo e della Lega». E ancora: «Abbiamo espugnato la capitale del nord, che sembrava il fortino e il bottino per sempre consegnato all'egemonia della destra, ma abbiamo conquistato anche la capitale del sud». Per Vendola, vuol dire «che un ciclo si è compiuto. È l'Italia che manda a dire a questa classe dirigente che sono diventati sgradevoli, è sgradevole la volgarità, il tentativo di sfuggire ai problemi del paese». Quanto ai vincitori, «vince il centrosinistra e un centrosinistra, quello delle primarie. Il berlusconismo e il centrodestra in tutte le sue versioni e sfumature sconfitto. La Lega perde e ridimensiona i propri sogni sull'egemonia della Padania. Il berlusconismo, di fronte all'Italia della precarietà che ha paura del futuro, questa Italia ha mandato davvero un avviso di sfratto».

Un bagno di folla intorno a Vendola il quale continua a dire: «ora è il tempo del popolo, di stare con la gente. Questi intellettuali raffinati della 'magna Padania che facevano vivere con dolore in questo paese volgare e inaccogliente. Ha vinto l'Italia dell'eleganza e delle passioni», ha concluso Vendola.

venerdì 27 maggio 2011

la "rinascita" di Lady GaGa


Finalmente è giunto! lo attendevamo tutti da troppo tempo. La signorina Stefani Joanne Angelina Germanotta in arte Lady GaGa ha presentato il 23 Maggio in tutto il mondo il suo secondo lavoro dal titolo “Born This Way”. A soli 25 anni anni ha già venduto più di 5 milioni di dischi e ad un solo giorno dall’uscita dell’album è schizzata al primo posto nelle classifiche di mezzo mondo. L’effetto GaGa colpisce proprio tutti, dai piccoli fino agli anziani, tra mille critiche è stata addirittura definita l’anti-Madonna! Effettivamente Lady GaGa sta dando filo da torcere alla regina indiscussa della musica pop mondiale. Purtroppo c’è anche da dire che Lady GaGa “scopiazza” parecchio in giro dai diversi look e generi musicali. Emblematica è la copertina del primo lavoro dell’artista “The Fame Monster” cioè il remake di “The Fame” dove ha una parrucca che la si era già vista parecchi anni prima a Cher, e che dire poi della canzone “born this way” che ha aperto le danze a quest’ultimo lavoro? Su YouTube circolano video che dimostrano che la canzone ha lo stesso ritmo di “express yourself” un successo di Madonna degli anni ’80. Nonostante tutto, apprezziamo molto il lavoro di questa artista che ha rivoluzionato la moda e il genere pop mondiale.
Il suo ultimo disco lo si può acquistare in due formati: uno classico e l’altro special contenente due cd. Diversi i temi presenti in questo album. Apre le danze “Marry the night” una canzone che parte lenta, sale, esplode per passare poi alla criticatissima “born this way”, dai più risultata molto deludente fino ad arrivare al secondo singolo “Judas” anche esso ha scatenato polemiche ancora prima di uscire e boicottaggi ma è un pezzo da rivalutare, poi è la volta di un pezzo conto le discriminazioni “americano”che parla di diritti e contraddizioni, poi si passa ad una canzone come “Scheiße” dove Lady GaGa tenta di parlare tedesco e poi vanno ad ultimare l’album altre canzoni che sicuramente non passeranno nella storia della musica dell’artista. Certo da Lady GaGa ci si aspetta di più e quest’album sotto molti punti di vista è molto ridondante. Lo si potrebbe definire “difficile” e che forse sarà rivalutato più in là. Per il momento godiamoci il lavoro di un’artista che sa senz’altro far parlare di se nel bene e nel male.

Sabrina Musiani: una di noi

Prendete tanta energia, della vitalità, tanta simpatia frullate il tutto e cosi otterrete il mix perfetto che vi farà sentire più  o meno come lei….la regina della musica popolare….Sabrina Musiani. Per i pochi che non la conoscessero la “Regy” (cosi si fa chiamare) nasce a Milano nel 1971 e già da piccola rivela una grande passione per tutto quello che riguarda lo spettacolo. Alla tenera età di 17 anni, esordisce nei piano bar e nei locali della provincia di Pavia e, da allora, il suo talento è sempre più cresciuto.

Ma il vero successo nasce nell’autunno scorso quando nel web e tra la gente si sentiva canticchiare sempre lo stesso ritornello che fa più o meno così “a me piace ficcare, ficcare il naso dappertutto”….. da allora la notorietà della nostra Sabrina è arrivata alle stelle con oltre 100.000 visitatori su YouTube e 5.000 iscritti sulla sua pagina di Facebook. Inoltre, la Musiani ha ricevuto tanti premi come il MICROFONO D'ORO 2010 ovvero l’ambito concorso indetto da Radio Zeta che premia la miglior canzone trasmessa alla radio dove ha partecipato con il brano “Mio marito non mi tocca più” cantato insieme al suo grande amico Alberto Selly meglio conosciuto come “Fratè”. Anche quest’anno la Regy ci riprova con un nuovo brano dal titolo “Come uno struzzo” sempre cantato in coppia con Selly.

Ascoltando le sue canzoni non si può restare fermi, infatti la sua carica coinvolge proprio tutti dai piccoli fino agli anziani. Di recente l’agenda della nostra Musiani si è riempita sempre più con un nuovo programma dal titolo “Pronto Musiani” condotto con  Enrico Musiani e Diego Folloni e in onda su Galaxy TV-Italia TV tutti i mercoledi dalle 21:15 fino alle 23:00. Si tratta di uno show televisivo dove i veri protagonisti sono il pubblico!

Inoltre, per tutti i fans che vogliono vedere la nostra Regy esibirsi questa sera sarà presente ad “Italia’s got talent” su canale 5 a partire dalle ore 21:00. Cos’altro dire? Acquistate i suoi cd prodotti dalla Fonola e buon divertimento a tutti e ovviamente i migliori saluti alla nostra Sabrina Musiani: una di noi.

domenica 15 maggio 2011

AUGURI LAURA PAUSINI!



MILANO – Classe 1974, nome? Laura Pausini. Professione? Cantante. Noi della redazione de “Il Nord” volevamo augurare felice compleanno a una donna che porta alto il nome della nostra patria in tutto il mondo. Sembra ieri il suo esordio sul palco dell’Ariston all’età di 18 anni eppure di strada ne ha fatta. Una ragazza dolce ma con la grinta giusta che le permette di ottenere tutto quello che desidera: i fans più sfegatati sapranno che è stata la prima donna al mondo a tenere un concerto a San Siro e ricorderemo tutti anche il progetto “Amiche per l’Abruzzo” per aiutare la popolazione abruzzese colpita dal terremoto. Ora dopo due anni di assenza Laura è pronta a rilanciarsi tra il pubblico con un nuovo lavoro discografico. Il suo nuovo disco uscirà l’11/11/2011. Una data da ricordare senza ombra di dubbio per i milioni di fans sparsi in tutto il mondo. E’ ufficiale, a dimostrarlo è il suo rinnovatissimo sito ufficiale www.laurapausini.com che è in costante aggiornamento e con il “count down” per l’uscita del disco. Sempre in continuo cambiamento e con la voglia di fare sempre più, sembra proprio che la nostra Laura ci regalerà tantissime sorprese. Sempre sul sito ufficiale potrete anche iscrivervi al suo fan club per poter avere tanti vantaggi in più. Troverete anche tutte le informazioni utili per volare direttamente con Laura Pausini a Los Angeles per una settimana e ascoltare in sua compagnia l'anteprima del suo nuovo disco inedito. Inoltre anche i video nelle diverse lingue dove dei ragazzi costruiscono materialmente le lettere che formano il suo nome per annunciare il grande ritorno. Un compleanno ricco di lavoro per la cantante nazional popolare che sembra stia dedicando anima e corpo al suo nuovo tour che toccherà le città principali italiane ma anche europee e nel resto del mondo. I nuovi live partiranno da Milano e Roma a dicembre. Ancora una volta cara Laura auguri per tutto!.

Immigrati con collare GPS, denunciate 150 persone


 
VICENZA – Controllavano i propri dipendenti quasi tutti immigrati irregolari e quindi facilmente ricattabili, attraverso una catena elettronica collegata a un GPS. Questi, i nuovi metodi dei datori di lavoro-padroni. L’ha scoperto la Guardia di Finanza in una maxi operazione chiamata "Ghost Enterprises" avvenuta in provincia di Vicenza in cui sono state denunciate più di 150 persone.

L’organizzazione composta da indiani, era al centro di un vasto giro di volantinaggio illegale fatto di lavoro nero, evasione e frode fiscale pari a circa venti milioni di euro. I nuovi schiavi, così definiti nel blitz delle Fiamme Gialle, erano tutti lavoratori a nero e principalmente stranieri del Sud-est asiatico: pakistani, indiani e bengalesi.

Consegnare volantini in giro in apparenza poteva sembrare un lavoro comune, come tutti gli altri, un lavoro “pulito e onesto”. In realtà non era affatto così.
Presi dalle concerie della Valle del Chiampo, area diventata quasi “di proprietà” dell’etnia indiana per l’alta concentrazione di extracomunitari provenienti dal continente asiatico, i lavoratori reclutati erano costretti a consegnare i volantini pubblicitari. Per controllare che il lavoro dei propri dipendenti venisse svolto fino in fondo, l’organizzazione, comodamente da casa, applicava questi atti di schiavitù tramite la nuova tecnologia GPS.

I pseudo datori di lavoro hanno giustificato ai militari i propri metodi di controllo, dichiarando di aver fatto nient’altro che un favore ai loro connazionali. L’uso del collare GPS serviva a tutelarli da qualsiasi pericolo e da ogni possibile necessità.

Due donne intossicate dallo stramonio


TRENTO – Due donne mangiano a cena piante di stramonio pensando che siano spinaci. E invece rimangono intossicate finendo all'ospedale. È successo ad Ala, in Trentino, a madre e figlia di 64 e 25 anni ma per fortuna sono entrambe fuori pericolo.
Le donne hanno raccontato di aver comprato dei semi convinte fosse innocua verdura. Erano invece della potente pianta allucinogena comprati in un centro commerciale del Veneto. Le vittime, convinte che si trattassero di innocui spinaci, le hanno cucinate e poi mangiate accusando quasi immediatamente gravi sintomi con problemi alla vista e strane allucinazioni. Trasportate al Centro antiveleni di Padova, sono state sottoposte alle prime cure di disintossicazione, poi sono state dimesse. Lo stramonio, conosciuto anche come erba delle streghe, ha proprietà narcotiche, sedative e allucinogene e viene utilizzato fra l'altro nei rituali degli sciamani di numerose tribù indiane. Tutta la pianta è estremamente velenosa per via dell'alto contenuto di alcaloidi - sostanza organica di origine vegetale - che variano in concentrazione e in tossicità nelle diverse parti della pianta - radice, fiori, fusti, foglie e semi. Nell’antichità veniva spesso usata per suicidarsi e uccidere. Gli effetti si notano fin da subito. Immediata è la paralisi della muscolatura respiratoria. In passato le foglie venivano usate per alleviare l'asma bronchiale sotto forma di sigarette. Fino a quando non furono evidenti gli effetti collaterali e la dipendenza che i pazienti subivano inevitabilmente fumando tutti i giorni le sigarette.

Ora, dopo l’accaduto saranno le forze dell'ordine a stabilire il motivo per cui i semi fossero liberamente in vendita in un supermercato della provincia veneta.

mercoledì 11 maggio 2011

Bimbo investito da un’auto pirata. Una donna si costituisce



COMO - Investe un bambino, si pente e poche ore dopo si costituisce dai carabinieri. E’ successo a Nesso, in provincia di Como. Il conducente dell’auto, una 46enne del posto, presa dal panico da prima è fuggita, poi però, è tornata sui suoi passi e ha confessato il fatto alle autorità di Pognana Lario. La vittima, Ylias Achab, è morto alla tenera età di 5 anni mentre giocava in strada inseguendo il pallone, quando l'auto pirata l'ha travolto.
Il piccolo Ylias è stato ritrovato da alcuni passanti, sul ciglio della strada ferito gravemente. Le sue condizioni sono state subito giudicate gravissime tanto da rendere necessario il trasporto in elicottero a Lecco. Inutili i soccorsi dei medici: per lui non c’è stato niente da fare.
Non lontano dal bambino era stato ritrovato il pallone. Varie sono state le ipotesi sulla dinamica dell’incidente. Si è subito pensato che il piccolo stesse giocando davanti a casa e che fosse sceso verso la strada per inseguire la palla che gli era sfuggita, attraversando all'improvviso la statale. L’altra possibilità è che il piccolo, sempre nel tentativo di inseguire la palla, fosse precipitato sul lato della carreggiata dall'alto, facendo un volo di circa sette metri. Dal tipo di ferite riportate i carabinieri hanno da subito ipotizzato l'incidente ad opera di un'auto pirata, anche se sull'asfalto non c'erano segni evidenti di frenata o pezzi di carrozzeria.
La donna che ha investito il piccolo è fuggita andando subito a casa. Dopo qualche ora, però, presa dal rimorso in piena notte si è presentata ai carabinieri, ammettendo di non avere potuto evitare il bambino. E immediatamente si è allontanata perché ha avuto paura. La donna al momento è indagata a piede libero per omicidio colposo e omissione di soccorso.

venerdì 6 maggio 2011

Buon Compleanno Dylan Dog. In mostra a Cremona 25 anni di successi


Ebbene sì. L’ unico “indagatore dell’incubo”, l’uomo più affascinante della terra compie 25 anni. Passano gli anni, le tendenze ma il mito di Dylan Dog non tramonta mai. In onore del personaggio creato da Tiziano Sclavi, il “Centro CFAP” (“Centro Fumetti Andrea Pazienza”) in collaborazione con la “Sergio Bonelli Editore”, presenta una mostra celebrativa dal titolo: “Dylan Dog 25. Il mito di una generazione”.
La rassegna realizzata con il supporto del Comune di Cremona e il contributo di alcune aziende private, si svolgerà dall’8 al 29 maggio presso Santa Maria della Pietà, in piazza Giovanni XXIII a Cremona. Sarà aperta al pubblico dal martedì alla domenica, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00. Ingresso libero e l’inaugurazione avverrà sabato 7 maggio alle 17.00.
Saranno esposte tavole e bozzetti originali principalmente provenienti dalla collezione privata di Marco Cortellazzi, riproduzioni, pubblicazioni e materiale commerciale provenienti da alcuni collezionisti privati e dall’archivio della biblioteca “Centro Fumetto Andrea Pazienza”.
È inoltre previsto un ricco programma di eventi che animeranno la rassegna per tutta la sua durata. Si va dalla mini mostra-mercato su invito, interamente dedicata al materiale su Dylan Dog, al “concerto di disegno”  in cui gli autori del “Centro Fumetto Andrea Pazienza” disegneranno a suon di musica un’avventura ambientata a Cremona,
in cui l’ old boy di Craven Road 7 incontrerà il fantasma di Stradivari.

La mostra contiene tre sezioni. La prima propone materiale di repertorio che rivela alcuni retroscena della creazione di Dylan Dog con le prove degli autori, le sceneggiature di Sclavi e le prime illustrazioni.
La seconda sezione, presenta in ordine cronologico le fasi salienti della storia del personaggio, attraverso una selezione di tavole originali.
La terza sezione espone pubblicazioni, articoli di giornale, locandine, edizioni speciali, fanzines, merchandising vera e proria dimostrazione dell’interesse e della passione per Dylan Dog, il personaggio più accattivante della storia del fumetto italiano con 25 anni di vita.

Per maggiori info visitare il sito www.dylandog25.it

lunedì 2 maggio 2011

un viaggio tra "marinai, profeti e balene": il nuovo disco di Vinicio Capossela


A distanza di ben 3 anni ecco pronto l’ultima fatica di Vinicio Capossela, uno dei cantautori più eclettici nel panorama della musica italiana. Il nuovo disco in uscita il 26 aprile e dal titolo “Marinai, profeti e balene” è già un successo strepitoso. La sua musica, si sa, colpisce e appassiona tutti ma le novità in questo nuovo lavoro discografico sono tante a partire dalla confezione. È un album doppio a metà tra un libro e un dvd. Questo disco può essere goduto come un film o anche sfogliando le numerose pagine del libretto.

Il tema principale in questo album è la grande letteratura, passando da Omero a Dante, da Melville a Conrad. Fa riferimento all’immaginario del viaggio e del mare, metafora e scenografia del destino umano. È un album che trova ispirazione nella letteratura di tutti i tempi e in cui risuonano il mito, l'epos e la tragedia.

Capossela gioca anche con la musica attingendo il consueto languore caraibico e sudamericano ma soprattutto a inedite sonorità mediterranee. Una “ciurma” selezionata di grandi musicisti fa il resto: dalle chitarre “storiche” di Mark Ribot e Jimmy Villoti, alla viola di Danilo Rossi.

Per la presentazione del nuovo disco è stata organizzata una vera e propria giornata, passando in diverse zone di Milano. Cinquanta balene imbottite hanno girato per il capoluogo lombardo per approdare alla Feltrinelli e arrivare poi alla libreria della Stazione. L'appuntamento con Capossela è proseguito nello spazio di via Farini.

Intanto il cantante si sta preparando per la sua prossima tournée. Passando da Vicenza per il Teatro comunale il 2 maggio, toccherà poi i principali teatri italiani di Bologna, Firenze e Torino.
Tutti i fans milanesi potranno assistere a un'esibizione live di Capossela il
22 e il 23 maggio, quando sarà in concerto al Teatro Arcimboldi.

essere fuori sede:mission impossible

Tagli ai finanziamenti pubblici, numeri chiusi, sbarramenti all’accesso, tasse sempre più salate e un sistema di diritto allo studio che non riesce a garantire l’autonomia ai più capaci e meritevoli. Oggi in Italia l’università rischia di diventare sempre di più un luogo per pochi. La maggior parte degli iscritti all’università provengono dai ceti medio-alti mentre sono ancora pochi, gli studenti che provengono da famiglie con condizioni economiche disagiate. Lo studente non vive solo tra le mura dell’università o dalla città ma si ritrova immerso nel tessuto urbano. Spostarsi all’interno, trovare un posto dove mangiare, visitare un museo o andare dal medico per un problema di salute sono attività quotidiane di tutti gli studenti universitari. Il costo della vita nelle grandi città, per le attività quotidiane e per l’affitto di una stanza arriva ai 2000 euro al mese. Una spesa insostenibile per una famiglia con un reddito medio, soprattutto in questo periodo di crisi.
Il tasso di chi lavora e studia in questi anni è cresciuto. Ma con i tempi e le scadenze universitarie lavorare significa prolungare non di poco i tempi della laurea. Spesso chi lavora ha, in molti casi, un’occupazione precaria che gli permette di portare a casa non più di 500 euro al mese. Per il resto si chiede una mano ai propri genitori. Per andare incontro ai giovani, lo Stato e le amministrazioni dovrebbero trovare delle soluzioni. Ad esempio per gli studenti pendolari dovrebbero essere previsti sconti sugli abbonamenti del treno o del pullman. Per gli spostamenti in città con gli autobus, il biglietto invece dovrebbe essere gratuito. Come già accade a Trento e a Vicenza, almeno durante gli orari di svolgimento delle lezioni.
Anche per le mense la situazione è grave. Per gli studenti vincitori o idonei di borsa è assicurata la gratuità o quasi, dei pasti giornalieri ma in genere gli sconti variano in base al reddito. Il diritto ad avere prezzi bassi nelle mense universitarie dovrebbe essere garantito a tutti. Indifferentemente dalla situazione economica familiare. Così come l’accesso a musei, gallerie d’arte, mostre e tutti i luoghi di cultura: non può che essere libero e gratuito su tutto il territorio nazionale. Sconti dovrebbero essere previsti anche per l’acquisto di prodotti culturali come libri, riviste, cd e dvd e per l’entrata a teatri e cinema. Tutto questo era possibile fino all’anno scorso. Ma da quest’anno, purtroppo, con i tagli alle università le restrizioni sono aumentate e agli studenti non sarà più garantito neanche il minimo indispensabile.